Tutto quello che c'è da sapere sul nuovo codice CIN: come funziona e come ottenerlo

La coda del 2023 si è rivelata colma di novità per quanto riguarda la nostra materia di interesse: il Decreto Legge n. 145 del 18 dicembre 2023 infatti, noto anche come Decreto Anticipi, ha introdotto l'obbligo del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per tutte le unità immobiliari destinate al turismo.

In questo articolo vediamo allora di capirci qualcosa in più su cos'è il CIN, come funziona, come richiederlo e quali sanzioni potresti affrontare se non lo fai.

Cos'è il Codice Identificativo Nazionale e come funziona?

Il CIN è un codice assegnato dal Ministero del Turismo alle tue proprietà destinate agli affitti brevi. Serve a garantire una competizione leale e trasparenza, combattendo l'evasione fiscale e pratiche irregolari di ospitalità. Ottenere il tuo CIN è facile: devi compilare una dichiarazione online con i dati catastali del tuo immobile.

Occhio: se gestisci le tue proprietà in modalità imprenditoriale, dovrai anche attestare i requisiti di sicurezza degli impianti.

Una volta ottenuto il CIN, dovrai esporlo all'esterno del tuo edificio e includerlo in ogni annuncio online.

Come ottenere il codice CIN?

Per ottenere il Codice Identificativo Nazionale, compila una dichiarazione online con i dati catastali della tua proprietà. Assicurati inoltre che l’immobile in affitto breve sia dotato di dispositivi funzionanti per rilevare gas e monossido di carbonio. Gli estintori portatili conformi alla legge devono essere posizionati in punti accessibili e visibili.

Ricorda che il CIN diventa obbligatorio dal sessantesimo giorno successivo all'annuncio ufficiale dell'entrata in funzione della Banca Dati Nazionale e del portale del Ministero del Turismo.

Non rispettare questa regola potrebbe portare a sanzioni pecuniarie… quindi è meglio assicurarsi di ottenere il tuo CIN in tempo!

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Quali sono le sanzioni per chi non ha il CIN?

Se non hai il CIN, rischi una sanzione da 800 a 8.000 euro. Se non lo mostri all'esterno del tuo edificio, potresti ricevere una multa da 500 a 5.000 euro. Se non rispetti i requisiti di sicurezza, la sanzione varia da 600 a 6.000 euro. Inoltre, affittare più di quattro proprietà senza la segnalazione certificata di inizio attività potrebbe costarti da 2.000 a 10.000 euro.

In sintesi, il CIN è la novità principale per gli affitti brevi, ma anche le variazioni sulle norme di sicurezza sono un tassello importante… Gestire immobili in affitto breve è un business entusiasmante, ma può diventare rischioso se non lo si affronta con la giusta preparazione: per fare la scelta giusta nella gestione dei tuoi immobili ed evitare problemi col fisco, chiedi a noi di RentalPro: la decennale esperienza dei nostri affiliati nel settore degli affitti brevi ti garantirà grandi risultati, grazie alla gestione professionale di centinaia di immobili ormai rodata e riconosciuta in tutto il panorama internazionale.

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RentalPro Team